Il minore ricorso a pratiche enologiche additive e/o sottrattive costituisce uno dei fondamentali obiettivi dell’ enologia Toscana che opera nell’ottica di salvaguardare il patrimonio rappresentato dall’insieme di espressione varietale, di tipicità territoriale, di unicità dei Vini prodotti.
Nel contesto descritto la filiera vitivinicola si trova tuttavia a fronteggiare l’ostacolo della mancanza di strumenti idonei a prevedere l’evoluzione nel tempo del profilo del Vino, ostacolo da cui deriva spesso la scelta di cautelarsi rispetto a possibili incidenti commerciali attraverso il ricorso a processi di eliminazione di componenti che, seppur potenzialmente causa di instabilità, sono fondamentali nell’ ottica di una produzione di alta qualità ed indirizzata a minimizzare gl’impatti economici ed ambientali negativi.
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Formazione di sedimenti di Quercetina nei Vini da Sangiovese Toscano e condizioni che ne originano la precipitazione ed il depauperamento nutrizionale del prodotto: fase pre-competitiva per il trasferimento allo specifico comparto dei risultati delle attività di ricerca già sviluppate sulla stabilizzazione della componente Flavonolica dei Vini e delle relative forme derivate.
Venerdì 15 giugno 2018 si è tenuto, presso il Teatro Comunale di Montalcino, il convegno conclusivo del progetto. Al presente link si possono scaricare i filmati che riguardano i risultati della sperimentazione: CLICCA QUI
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